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Bilanci sanità 2021, disavanzo di oltre 37 mln. “Risorse aggiuntive, l’epidemia non è finita”

Bilanci sanità 2021, disavanzo di oltre 37 mln. “Risorse aggiuntive, l’epidemia non è finita”

L’emergenza Covid sta comportando nel 2021 un disavanzo nei conti della sanità modenese pari a oltre a oltre 37 milioni di euro: 15 milioni per l’Ausl e 22 milioni per Azienda ospedaliero-universitaria di Modena (Aou). I dati sono stati illustrati nel corso della Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena (Ctss) giovedì 11 novembre, in occasione della presentazione bilanci preventivi 2021 delle due aziende.

I sindaci hanno approvato all’unanimità i bilanci delle due aziende evidenziando, si legge nel parere inviato alla Regione, «preoccupazione per i segni negativi», auspicando «un impegno straordinario da parte del sistema affinché possano essere mantenuti i livelli di assistenza garantiti, salvaguardati i piani di investimento e ulteriormente potenziati la rete ospedaliera e territoriale e la formazione specialistica per superare le criticità».

Come ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Conferenza «l’emergenza sta comportando uno sforzo in termini soprattutto di personale, organizzazione della campagna vaccinale per far fronte alla pandemia, accompagnato quest’anno dalla ripresa delle attività sospese nel 2020 sempre a causa dell’emergenza sanitaria, uno sforzo del sistema sanitario da applaudire. Serve, quindi, uno sforzo straordinario per mantenere i livelli dei servizi, anche sulla formazione per esempio di medici di medicina generale, altre specializzazioni e infermieri perché gli aumenti annunciati del Fondo sanitario nazionale non sono sufficienti, alla luce anche degli investimenti previsti con il Pnrr».

I costi aggiuntivi illustrati da Sabrina Amelio per l’Azienda Usl e da Fausto Broccoli per l’Aou sono determinati principalmente dall’incremento del personale e delle prestazioni per gli interventi legati al Covid, comprese quelle del privato accreditato, accompagnati dai decrementi dei ricavi.

Durante la discussione sindaci e amministratori, hanno espresso l’apprezzamento per lo sforzo effettuato dalla sanità modenese ma anche ribadito la necessità di far fronte all’aumento dei costi e alle esigenze legate al personale e alla formazione a partire dai pronto soccorso, di potenziare i medici di medicina generale e gli infermieri come evidenziato negli interventi di Tamara Calzolari, assessora alla Sanità del Comune di Carpi, Emilia Muratori, sindaca di Vignola, Maurizia Rebecchi, sindaca di Ravarino, e Iacopo Lagazzi, sindaco di Guiglia; Luca Prandini, sindaco di Concordia, ha posto il tema, tra gli altri, delle liste di attesa per le visite specialistiche, acutizzato dal Covid, mentre Giovanni Battista Pasini, sindaco di Lama Mocogno, ha chiesto di semplificare le procedure di reclutamento dei medici di medicina generale; Sauro Borghi, sindaco di S.Prospero, infine, ha chiesto un aumento dei contributi nazionali visto che la pandemia non è finita e i costi aumentano.

 



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