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Il Natale dei commercianti di Modena e provincia: “alimentari, abbigliamento e tecnologia in testa alle vendite”.

Il Natale dei commercianti di Modena e provincia: “alimentari, abbigliamento e tecnologia in testa alle vendite”.Confesercenti Modena commenta positivamente i dati che si riferiscono a oltre 70 imprese di Modena e Provincia e relativi alla settimana, appena conclusa, di acquisti natalizi. Oltre il 75% delle imprese intervistate ha poi confermato l’andamento positivo, con vendite in aumento o stabili.

Un dato in ripresa rispetto all’anno scorso che conferma la voglia dei modenesi di tornare a fare spese nei negozi e a festeggiare le festività dopo lo stop dello scorso anno. Dalla rilevazione di Confesercenti Modena, che ha intervistato oltre 70 piccole e micro imprese del commercio di Modena e provincia, emerge che la tendenza 2021 è quella di indirizzarsi verso regali “alimentari”.  Protagonisti indiscussi i prodotti alimentari tipici, con una propensione verso le eccellenze gastronomiche del territorio come zampone, tortellini, Parmigiano Reggiano e dolci tradizionali.

 

Il bilancio di Confesercenti Modena: i dati e i prodotti più venduti

Tra le scelte predilette dai modenesi c’è il settore alimentare: qui oltre il 60% dei negozi di genere alimentari segnalano vendite stabili o in aumento (+5%) rispetto allo scorso anno, complice la voglia di ritornare a festeggiare in famiglia e con gli amici davanti a una tavola imbandita con le eccellenze del territorio. Infatti, i modenesi, hanno puntato proprio sulle tipicità nostrane per la strenna natalizia come zampone, Parmigiano Reggiano, tortellini e dolci.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, dove il 75% delle imprese segnala un aumento (+6%) con i capi spalla e la biancheria intima. In calo gli abiti eleganti per i quali probabilmente si attendono i saldi invernali. Tiene anche il settore della libreria (+5%), con i romanzi tra i più venduti, in calo la saggistica.

Tendenza in linea anche per quanto riguarda la tecnologia ed elettronica che segnano un aumento medio del 3% dove le scelte sono ricadute su smartphone, televisori mentre in calo l’elettrodomestico “bianco”. Bene anche profumi e gioielli con un aumento del 5%. Tra i prodotti più acquistati ci sono le creme per il viso e articoli in argento, preferiti rispetto a quelli in oro per il costo più contenuto. Stabile invece il settore dei giocattoli dove i giochi da tavolo sono stati tra i più regalati, ideali per una serata in compagnia.

“Il segnale positivo dettato dalle vendite natalizie ci fa tirare un sospiro di sollievo: le imprese del territorio da tempo avevano bisogno di una boccata d’ossigeno – commenta Marco Poggi, Responsabile delle Politiche Associative – Sono in particolare i negozi di prossimità a beneficiare degli acquisti di questo periodo: qui i consumatori possono entrare subito in possesso del prodotto acquistato mettendosi al riparo da ritardi nelle consegne dell’online. La velocità di acquisto del canale fisico è un vantaggio per i clienti: nei negozi si trovano la qualità, la competenza e la consulenza del commerciante che può consigliare e fornire un supporto concreto al cliente”.

“I numeri delle vendite non sono certo quelli degli anni pre pandemia e le difficoltà non sono  finite, soprattutto in riferimento ai problemi economici delle famiglie e delle imprese. Auspichiamo che questi segnali positivi non siano vanificati dal clima di incertezza per il futuro dovuto all’incremento dei contagi, alla scarsità delle materie prime e all’aumento dei costi energetici. Servono misure per sostenere  i consumi interni che rappresentano il 60 % del Pil – conclude Poggi”.

 



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