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In viale Gramsci a Modena controlli continui: obiettivo far garantire il rispetto di tutte le regole

In viale Gramsci a Modena controlli continui: obiettivo far garantire il rispetto di tutte le regoleL’Amministrazione comunale, le forze dell’ordine e l’Ausl continueranno vigilare sull’attività del market di viale Gramsci 327 – 329, “come è accaduto in maniera continua negli ultimi anni anche a seguito delle segnalazioni dei cittadini e del gruppo di Controllo di vicinato del quartiere, con 63 verifiche dal 2019 a oggi, con l’obiettivo di far garantire il rispetto di tutte le regole, come richiesto a ogni esercizio commerciale”.

Lo ha affermato l’assessora alle Politiche economiche Ludovica Carla Ferrari rispondendo, nella seduta di giovedì 6 ottobre del Consiglio comunale di Modena, all’interrogazione di Antonio Carpentieri (Pd) e sottolineando che, proprio a causa delle condotte illecite, “nel 2022 l’esercizio è stato sanzionato in diverse circostanze e chiuso per due volte, l’ultima a inizio settembre per 20 giorni”.

L’istanza si concentrava sui controlli effettuati negli ultimi anni nell’attività commerciale e sugli esiti degli accertamenti; inoltre, domandava all’Amministrazione “se intende continuare a tenere monitorato e controllato l’esercizio commerciale anche in futuro, pure col coinvolgimento di altri soggetti e istituzioni”.
Nella risposta, l’assessora Ferrari ha ricordato “l’importante attività di controllo svolta dalla Polizia locale in raccordo con le Attività produttive del Comune e unitamente agli altri soggetti che collaborano alle attività di controllo e presidio del territorio” come Carabinieri e Polizia di Stato. In questo contesto si sono sviluppati i 63 accertamenti congiunti, a partire dalle verifiche sul cambio di proprietà, avvenuto in regime di regolarità, che a inizio 2019 ha interessato il market.
La lista delle contestazioni amministrative mosse è lunga, dall’assenza dei prezzi sui prodotti in vendita, come rilevato dal Nas dell’Arma nell’aprile 2019, al mancato rispetto delle normative anti-Covid rilevato in più circostanze dalla Polizia locale nel 2020, che ha portato allo stop dell’attività, anche come disposto dalla Prefettura, per complessivi 16 giorni; fino al sequestro di quasi 13 chilogrammi di carne priva di indicazioni sulla tracciabilità da parte dell’Ausl. Quest’anno la Polizia locale e la Polizia di Stato hanno contestato, in due diversi momenti, le violazioni sulla mancata indicazione dei prezzo di vendita, sulla commercializzazione di bevande alcoliche senza licenza e sull’assenza dei cartelli informativi sul divieto di somministrazione, vendita e cessione di alcolici ai minorenni.
“Nel 2022 il negozio è stato chiuso per due volte – ha precisato l’assessora –. La prima volta a inizio anno: era scattato un provvedimento di chiusura nel dicembre 2021, ma il negozio era stato riaperto prima dello scadere dei cinque giorni di sospensione portando quindi a un’ulteriore sanzione con la chiusura di venti giorni scattata a Capodanno. La seconda a settembre, sempre a seguito delle condotte illecite, tra cui anche la somministrazione abusiva di alcolici, ripetutamente segnalate durante i controlli. Il provvedimento è entrato in vigore venerdì 9 settembre”.
I verbali sono tutti a carico del proprietario, un 72enne di origini ghanesi, “di norma presente all’interno dei locali commerciali – ha spiegato Ferrari – e dunque responsabile diretto della conduzione dell’attività, già ripetutamente diffidato in qualità di titolare del market in relazione alle attività commerciali svolte senza la regolare autorizzazione”.
In replica, il consigliere Carpentieri ha sottolineato come l’azione dell’Amministrazione, coadiuvata dagli altri soggetti sul territorio, “tenga effettivamente monitorata la situazione del market, permettendo anche di arrivare ad efficaci misure di sospensione”. Sarebbe però necessaria “una riflessione a livello nazionale sulla legge del commercio – ha affermato – che permetta, nelle situazioni più gravi, di disporre provvedimenti di chiusura degli esercizi”.



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