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Certificati nelle edicole, il sindaco di Modena scrive ai ministri dopo la sospensione

Certificati nelle edicole, il sindaco di Modena scrive ai ministri dopo la sospensione“Valutare di assumere quanto prima azioni e modifiche normative che consentano il proseguimento del servizio di rilascio certificati anagrafici nelle edicole, in quanto misura di semplificazione, decentramento e miglioramento nell’accessibilità dei servizi per tutti”.

È l’appello che il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli fa ai ministri dell’Interno Matteo Piantedosi e per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo attraverso una lettera inviata oggi dopo la sospensione del servizio di certificati anagrafici presso le edicole a seguito della circolare ministeriale.
Il Comune di Modena è infatti tra le municipalità che hanno attivato convenzioni per agevolare i cittadini permettendo di scaricare e stampare una serie di certificati anagrafici direttamente presso le edicole convenzionate. Il servizio prende il nome “Io Certifico” ed è stato sospeso a partire da domenica 27 novembre in ottemperanza alle disposizioni. Da gennaio al 31 ottobre di quest’anno, i certificati stampati con questa modalità sono stati 7.637, mentre nei dodici mesi del 2021 sono stati 11.443, pari a un terzo del totale dei certificati prodotti.
“Abbiamo appreso con grande rammarico e dispiacere delle criticità rilevate a seguito dell’evoluzione della piattaforma Anpr (Anagrafe nazionale popolazione residente)”, ha proseguito Muzzarelli. “Sospendendo questa misura rischiamo di compiere un passo indietro rinunciando a diversi benefici. Innanzitutto – continua – l’offerta di un servizio decentrato ai cittadini in grado di ridurre gli spostamenti, con vantaggi in termini di recupero di tempi di vita, ambientali ed economici, ma anche di un supporto a tutti coloro che hanno poca dimestichezza con i devices digitali o che non hanno una stampante a casa propria, favorendo anche i soggetti fragili”. Il sindaco nella lettera spiega poi che, con la sospensione del servizio, si rinuncia anche alla sensibile riduzione del numero di cittadini che si recano agli sportelli anagrafici per la richiesta di certificati, condizione che permette agli operatori di dedicarsi a servizi come il rilascio delle Carte d’identità elettroniche, che a Modena in passato richiedeva lunghi tempi di attesa e oggi, con le azioni messe in campo dal Comune, prevede un’attesa di soli 5-10 giorni, destinata ad aumentare con un maggior afflusso agli sportelli anagrafici per altre richieste. Sospendendo “Io certifico”, inoltre, viene meno la possibilità di “favorire la concezione delle edicole come luoghi avanzati attraverso i quali accedere a servizi anche in collaborazione con la Pubblica Amministrazione, edicole che con il progredire dell’evoluzione digitale del settore e la liberalizzazione sulla vendita di quotidiani e riviste hanno risentito di notevoli criticità”.
Il sindaco Muzzarelli evidenzia infine “un ulteriore importante aspetto, quello dell’autonomia degli Enti locali nella sperimentazione e attivazione di progetti pilota che possano rappresentare una valida esperienza da tenere in considerazione da parte del Governo nell’evoluzione dei propri servizi centralizzati, quindi adottando le azioni necessarie a garanzia”.



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