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La Regione sostiene le case editrici emiliano-romagnole che partecipano a fiere del libro nazionali e internazionali

La Regione sostiene le case editrici emiliano-romagnole che partecipano a fiere del libro nazionali e internazionaliUn contributo per le case editrici dell’Emilia-Romagna per partecipare a fiere del libro e fiere specializzate che si tengono in Italia o all’estero nel corso del 2023. La Regione Emilia-Romagna conferma anche quest’anno lo stanziamento di 150 mila euro, nell’ambito della Legge regionale n.13/2021 (‘Interventi per la promozione e il sostegno dell’editoria del libro’), per sostenere il settore che costituisce un segmento rilevante per occupazione, fatturato, e professionalità dell’industria culturale e creativa del territorio. In Emilia-Romagna sono circa 150 le aziende, in gran parte piccole e medie, con un’articolata filiera di imprese collegate.

Ogni casa editrice può presentare una sola domanda di contributo, per la partecipazione a una o più fiere dell’editoria del libro con stand singolo o collettivo. È possibile presentare domanda anche per la partecipazione a fiere specializzate, a condizione che la casa editrice motivi la partecipazione in termini di coerenza tra la propria produzione editoriale e la tematica della fiera specializzata.

Le spese ammissibili possono comprendere quote di iscrizione, affitto e allestimento dello spazio fieristico e di spazi per eventi, trasporto e assicurazione dei volumi, ingaggio di personale esterno, vitto e alloggio del personale della casa editrice e dei suoi autori invitati a partecipare ad eventi nell’ambito fieristico.

La domanda deve essere inviata alla Regione tramite Pec, entro il 4 aprile 2023.

Tutte le informazioni sul bando saranno disponibili, nei prossimi giorni, alla pagina del sito del settore Patrimonio culturale che ospita anche un’area tematica dedicata all’editoria emiliano-romagnola con approfondimenti sulla legge, la programmazione degli interventi, e la storia della filiera editoriale in regione attraverso i patrimoni conservati negli istituti culturali del territorio.

 



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