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Violenza a scuola, Catapano (UIL): indispensabile trovare strategie condivise

Violenza a scuola, Catapano (UIL): indispensabile trovare strategie condiviseGli episodi di violenza che si sono verificati presso l’IPSIA e ITI Corni di Modena stanno tenendo banco nell’ultimo periodo sia sui media locali che nazionali.

E’ bene sottolineare – osserva Dario Catapano Responsabile della Uil Scuola Rua di Modena – la grande attenzione per le tristi vicende che stanno tormentando i due Istituti e che, purtroppo, sembrano non voler diminuire anche in considerazione dell’aggressione avvenuta ai danni di un collaboratore scolastico qualche giorno fa.

“Sulla questione IPSIA e ITI Corni – sottolinea Catapano sgombrando il campo da ogni dubbio – la UIL Scuola è disposta a sedersi intorno a un tavolo e cercare strategie condivise che possano aiutare i due dirigenti, il personale scolastico, gli alunni e le famiglie a uscire da questa spiacevole situazione. Il nostro sindacato non è alla ricerca di colpevoli sui quali scaricare le responsabilità, ma di soluzioni alle quali si può giungere solo attraverso il dialogo e la mediazione!

Veniamo dal mondo della Scuola e sappiamo bene quanto sia difficile gestire certe dinamiche, soprattutto, quando si finisce sotto i riflettori. Compito primario di chi fa Scuola è di interpretare i segnali che arrivano e ciò è possibile solo ponendosi in una posizione di ascolto. Giudicare e basta non serve a niente e a nessuno. Per tale motivo, chi pensa che il sindacato sia indifferente di fronte a questi ripetuti episodi di violenza si sbaglia di grosso. Solo dopo un confronto serio con tutte le parti in gioco, (dovrebbe avvenire il 13 marzo) potremo capire davvero come muoverci.

Noi partiamo dall’idea che la Scuola sia un bene comune e, quindi, per questo motivo ci piacerebbe coinvolgere non solo tutti i sindacati della categoria, ma anche gli altri comparti. Insieme a loro, agli studenti, alle famiglie e alle associazioni presenti sul territorio si potrebbe dar vita a qualcosa di davvero importante per sensibilizzare l’opinione pubblica su tutto ciò che sta avvenendo. Il problema non riguarda solo i due istituti Corni, ma l’intera comunità.”



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