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“Grafting cities”, le città europee a Modena per l’ambiente

“Grafting cities”, le città europee a Modena per l’ambienteLe città europee già da molti anni affrontano da protagoniste le sfide della transizione climatica ed ecologica portando avanti iniziative e progetti per contrastare la povertà energetica, sviluppare una mobilità sostenibile, promuovere la rigenerazione urbana, aumentare la resilienza dei territori, avendo cura di dare risposte anche sul piano dell’equità sociale.

Da mercoledì 18 a venerdì 20 ottobre, con l’iniziativa “Grafting cities”, circa 400 rappresentanti di città di diversi Paesi europei, che fanno parte delle reti europee Energy Cities e Climate Alliance e sono impegnate in azioni di sostenibilità ambientale, si riuniscono a Modena per approfondire questi temi attraverso una conferenza internazionale, workshop, itinerari tematici e scambi di esperienze che culminano in una sorta di “call to action”, un “invito ad agire” indirizzato a tutti.
L’iniziativa “Grafting cities”, che per tre giorni trasforma Modena nella capitale europea dell’ambiente, è promossa dal Comune, con l’ufficio Progetti europei e relazioni internazionali, in collaborazione con Aess, l’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile, ed è stata presentata questa mattina, martedì 10 ottobre, a Palazzo comunale, dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, dall’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi e dal Benedetta Brighenti di Aess.
Il titolo completo dell’iniziativa è “Grafting Cities: cultivating our common future” e si riferisce, ispirandosi al glossario agronomico, alla volontà di “scrivere una nuova storia per il futuro delle città – spiegano i promotori – reiventandole sulla base di ciò che già esiste, rivelando come un luogo può prosperare costruendo sui suoi beni e adattandoli, trasformandole strada per strada, casa per casa e luogo per luogo per aumentare la diversità e la resilienza”.
La conferenza principale, che porta lo stesso titolo ed è aperta a tutti gli interessati, è in programma giovedì 19 ottobre, dalle 9 alle 13, nella chiesa della Fondazione del Collegio San Carlo. A introdurla saranno il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e i presidenti delle due reti i sindaci tedeschi di Heidelberg (Eckart Wurzner per Energy Cities) e di Colonia (Andreas Wolter per Climate Alliance). Per discutere del ruolo delle città nella transizione climatica ed energetica interverranno esperti e rappresentanti di diversi Paesi europei, come Isadora Spillman-Schappel (University College London) o il sindaco di Krizevci in Croazia Mario Rajn. All’iniziativa partecipa anche l’assessora comunale all’Ambiente Alessandra Filippi, vicepresidente di Energy Cities e componente del board di Climate Alliance, e interviene l’assessora ai Fondi europei e transizione ecologica del Comune di Bologna Annalisa Boni.
Sempre giovedì 19 ottobre, alle 18 nella chiesa della Fondazione San Carlo, è in programma anche la conferenza per la città “Modena città d’acqua. Strategie e azioni per la “sponge city” del futuro: la pianificazione degli spazi urbani nella città spugna” alla quale interviene anche Daniele La Cecilia, borsista post dottorato Marie Sklodowska-Curie dell’Università di Padova, Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura.
Mercoledì 18 ottobre, i componenti della rete Energy cities, che in parte arriveranno a Modena insieme in treno partendo da Milano nel pomeriggio del 17 ottobre, parteciperanno a un’assemblea ispirata a “Le città invisibili” di Italo Calvino, nel centenario della nascita dello scrittore che ha immaginato città fantastiche, con caratteristiche, storie e atmosfere uniche qui rilette in chiave di progetti per il futuro.
“Grafting cities” si conclude venerdì 20 ottobre al Laboratorio aperto di Modena con una sezione “Impara e condividi” nell’ambito della quale tutti i membri delle due reti potranno mostrare il loro lavoro, condividere le azioni innovative già intraprese dalle diverse città e confrontarsi con gli altri.
Nel corso delle diverse giornate, inoltre, sono in programma anche un bike tour e un walking tour alla scoperta della Diagonale verde e dei progetti di rigenerazione urbana di Modena.
L’intero evento si pone l’obiettivo di produrre meno rifiuti possibili agendo soprattutto sulla gestione di pranzi, cene e coffee break dai quali saranno banditi acqua in bottiglia, piatti, bicchieri e accessori in plastica sostituiti da vetro e ceramica, mentre tovaglie in tessuto prenderanno il posto di quelle di carta.

LE CITTÀ INVISIBILI ISPIRANO IL FUTURO

Andria è la città delle comunità energetiche, Isaura quella senza combustibili fossili, Ersilia è il luogo dove riflettere sulla governance locale per la neutralità climatica. Euphemia è la città dedicata alla strategia urbana per il cibo, Olinda quella dell’equità e della giustizia sociale mentre Thekla, la città che Calvino immagina come in continua costruzione, avvolta in un ininterrotto cantiere, è il luogo in cui ascoltare la voce dei sindaci.

Sono “Le città invisibili” di Italo Calvino, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita, a guidare i lavori dell’assemblea della rete Energy cities i cui componenti si riuniscono mercoledì 18 ottobre, dalle 9.30 e per tutta la giornata, nella sede della Camera di commercio di Modena. Le città fantastiche immaginate dallo scrittore, con le loro caratteristiche, storie e atmosfere, vengono rilette in chiave di progetti per il futuro, stimolando ad affrontare le sfide ambientali da un’angolazione diversa, alla ricerca di risorse e potenzialità che a prima vista possono essere, appunto, invisibili.

In Ersilia, la città della governance locale, si discuterà, per esempio, di come superare le chiusure tra i diversi settori comunali; in Isaura di come eliminare gradualmente il gas naturale negli edifici; in Andria, dedicata allo sviluppo delle comunità energetiche, di ricerca di soluzioni eque legate alle rinnovabili; in Euphemia di sistemi alimentari e politiche del territorio e di come collegare la trasformazione individuale e quella collettiva; in Olinda di rigenerazione urbana e spazi liberi, e di economie locali giuste dal punto di vista sociale e delle risorse; in Thekla, infine, i sindaci si confrontano su come costruire la prosperità grazie a una forte cooperazione e a un impatto minimo sul pianeta.

WALKING TOUR NELLA CITTÀ RIGENERATA

Dal polo culturale che comprende il complesso monumentale del Sant’Agostino con il Palazzo dei Musei e l’ex Ospedale estense al parco della creatività dell’ex Amcm fino al “rettangolo del Novecento” con al centro le ex Fonderie riunite, futura sede del Distretto per l’accelerazione e lo sviluppo della tecnologia, e alla riqualificazione dell’area nord della città.

Sono queste le tappe dei due walking tour nella città rigenerata in programma mercoledì 18 e venerdì 20 ottobre per far conoscere ai partecipanti a “Grafting cities” le trasformazioni in corso a Modena nell’ambito di una strategia per la qualità urbana ed ecologico-ambientale che si realizza anche attraverso grandi progetti di rigenerazione e riqualificazione.

Le passeggiate, alle quali partecipano anche in veste di guide l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli e l’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi, hanno l’obiettivo di mostrare i progetti di rigenerazione attualmente in corso in città e quelli che stanno prendendo il via grazie ai finanziamenti ottenuti nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (in cui è compreso anche il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, Pinqua) e nell’ambito del Pug che li prevede tra le azioni fondamentali per offrire nuovi spazi ai cittadini e opportunità di sviluppo per la città, contribuendo all’obiettivo tendenziale del consumo zero di suolo e dell’efficientamento energetico degli edifici pubblici.

I PROGETTI EUROPEI A MODENA

Il Comune di Modena fa parte dal 1998 della rete europea Energy Cities che attualmente riunisce diverse centinaia di comunità locali di trenta Paesi europei, protagoniste della transizione energetica. Obiettivo della rete è rafforzare il ruolo delle amministrazioni locali nel settore energetico e della tutela dell’ambiente, promuovendo lo scambio di esperienze e lo sviluppo di progetti condivisi tra i partner nel campo delle fonti rinnovabili, dell’efficienza e del risparmio di energia. La rete promuove campagne di informazione sui temi della sostenibilità ambientale e azioni pilota per diffondere una maggiore sensibilità energetica nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese, tra i professionisti e i cittadini.

Dal 2002, il Comune fa parte anche di Climate Alliance, la rete alla quale partecipano quasi duemila comuni e distretti di 25 Paesi europei insieme a diversi governi regionali, Ong e altre organizzazioni che lavorano per combattere il cambiamento climatico. Climate Alliance è la più grande rete di città europee che agiscono per il clima.

Il Comune di Modena, rappresentato dall’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi, è parte del board direttivo di Energy Cities, dove l’assessora ricopre il ruolo di vicepresidente, e del Consiglio di amministrazione di Climate Alliance.

Nei 25 anni di partecipazione alla rete Energy Cities, Modena ha preso parte a diversi progetti, tra i quali “Display”, per sperimentare un sistema di misurazione delle emissioni di CO2 e del consumo di energia negli edifici pubblici; “Imagine. Low energy cities” che ha permesso, tra gli altri obiettivi, alle amministrazioni pubbliche che, come Modena, avevano aderito al Patto dei sindaci e predisposto il Paes (il Piano di azione per l’energia sostenibile) di dialogare con tutti gli attori del territorio per definire un percorso di sviluppo delle politiche energetiche fino al 2050. Il progetto ha permesso, a livello locale, di definire la road map locale per l’energia al 2050 adottata dal Consiglio comunale. Attraverso il progetto “Citizens. Mobilità sostenibile per i cittadini in Europa” si è affrontato, confrontandosi con altre realtà locali, il tema dello sviluppo e dell’aggiornamento del Pums, il Piano urbano di mobilità sostenibile. Il progetto “Ad personam” era finalizzato a promuovere cambiamenti nei comportamenti di mobilità degli abitanti di piccole e medie città, mentre con il progetto “Zcc-Zero carbon cities” le città partner hanno elaborato Piani integrati d’azione a zero emissioni di carbonio. A Modena sono stati coinvolti oltre trenta attori locali (circa ottanta persone) che, con il coordinamento tecnico di Aess, hanno contribuito a individuare le strategie per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. La rete, infine, sostiene il Patto dei sindaci, a cui Modena aderisce dal 2010, e che ha contribuito alla redazione prima del Paes e poi del Paesc (il Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima) della città.

Anche la rete Climate Alliance sostiene il Patto dei sindaci, ritenendo che le autorità locali possano trasformare in azioni concreti gli impegni assunti nella lotta al cambiamento climatico. Attraverso l’Epah (Energy poverty advisor hub) la rete, inoltre, sostiene le autorità locali nelle azioni contro la povertà energetica con un sistema di assistenza e supporto tecnico. Nel 2022 il progetto Unire (Urban Network Investing Resources in Energy Community – Rete Urbana che investe risorse in una Comunità Energetica) del Comune di Modena, in collaborazione con l’associazione Porta Aperta, e con il sostegno tecnico di Aess ha ottenuto l’assistenza tecnica di Epah per un periodo di nove mesi. L’obiettivo di Unire, conclusosi nell’estate 2023, è stato gettare le basi e analizzare la fattibilità di una Comunità energetica cittadina, quale importante strumento di lotta alla povertà energetica e di condivisione di comportamenti di consumo efficienti. Il progetto ha consentito l’avvio di un percorso formativo sul tema della povertà energetica, la firma di un Protocollo d’intesa per la lotta alla povertà energetica e l’istituzione di una Comunità energetica a livello locale e l’elaborazione di un documento di diagnosi della povertà energetica.



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