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Tangenziale di San Cesario, opera di tre chilometri

Tangenziale di San Cesario, opera di tre chilometriSi è svolto nella notte tra sabato 2 e domenica 3 dicembre il cosiddetto “varo” del ponte della nuova tangenziale di San Cesario, sovrappassante l’’autostrada A1,, opera che presenta un quadro economico di oltre 25,6 milioni di euro, compresi i costi per gli espropri, di cui 15 milioni per lavori.

Il cavalcavia, necessario per il superamento della autostrada A1, ha una lunghezza complessiva di 52 metri e prevede anche un sottopasso scatolare ad uso ciclabile e due sottopassi di collegamento poderale ed è stato posizionato da un sistema articolato mobile della ditta Fagioli Spa di Reggio Emilia.

Per il posizionamento della struttura è stato necessario predisporre la chiusura dell’autostrada A1 nel tratto compreso tra i caselli di Modena Sud e Valsamoggia, dalle ore 22,00 di sabato 2 dicembre, alle ore 6,00 di domenica 3 dicembre.

Le risorse sono messe a disposizione della Provincia dalla società Autostrade per l’Italia, che si era incaricata anche del progetto, nell’ambito delle opere complementari connesse con la realizzazione della quarta corsia dell’Autosole.

La nuova tangenziale si sviluppa per oltre tre chilometri in territorio pianeggiante nel margine est dell’abitato di San Cesario sul Panaro e prevede la realizzazione di un asse principale e di tre intersezioni a rotatoria situate in corrispondenza dei punti iniziale e finale del tracciato e del punto di intersezione con la viabilità preesistente.

Oltre alla posa e al collaudo del ponte, sono in corso di completamento le opere di asfaltatura a cui seguiranno le finiture come l’installazione delle barriere guard-rail, il completamento dell’illuminazione e la segnaletica verticale e orizzontale. Sono quasi completate le opere idrauliche, come i fossi e le vasche di laminazione, così come le dune e le barriere antirumore.

Secondo il cronoprogramma delle opere, la fine dei lavori è prevista per la primavera 2024.

L’opera è stata affidata al Consorzio stabile modenese (Csm), ed è realizzata dalle ditte esecutrici Frantoio fondovalle di Marano sul Panaro e Baraldini Quirino Spa di Mirandola.

La sede stradale sarà larga complessivamente nove metri, con una corsia per senso di marcia di larghezza pari a tre metri e mezzo e una banchina di larghezza pari a un metro.

 



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