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Emilia-Romagna, terra di brevetti

Una regione che si conferma ai vertici per la capacità di creare una cultura dell’innovazione e della ricerca, come dimostra anche il numero di domande di brevetto presentate all’European patent office (Epo). Numero che colloca l’Emilia-Romagna al 17esimo posto in Europa, e quindi tra le prime 20 Regioni nell’Ue.

“Siamo molto soddisfatti per quanto è emerso dall’Epo Patent Index 2023- commentano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla-. Si tratta di una conferma molto importante per l’Emilia-Romagna, terra creativa e rivolta al futuro, nei settori più disparati. Una realtà dove istituzioni, imprese e università fanno quadrato, da sempre, su innovazione e ricerca, con una Rete Alta Tecnologia consolidata e competenze uniche nel gestire i processi innovativi. Molto importanti- concludono- i risultati raggiunti dal Gruppo Coesia, Ferrari e Chiesi Farmaceutici: nomi noti in tutto il mondo, con sede qui, costantemente impegnati a valorizzare la propria capacità di innovare. Non a caso in questa regione gli investimenti in ricerca del sistema privato presentano un moltiplicatore che nessuna regione può vantare”.

Delle tre regioni italiane entrate nella classifica delle prime 20 dell’Ue per numero di domande di brevetto presentate all’Epo, l’Emilia-Romagna è quella che ha registrato una delle crescite più forti (+21,6%). Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto rappresentano quasi due terzi di tutte le domande di brevetto presentate dall’Italia all’Epo.

Bolognese l’azienda italiana con il maggior numero di brevetti depositati in Europa nel 2023: è il gruppo Coesia (cui fa capo la Gd di Santa Viola), che si classifica, per il secondo anno consecutivo, come prima in Italia per numero di domande presentate. L’Emilia-Romagna conquista anche il secondo posto con Ferrari (che nel 2022 si era piazzata settima) e il quinto con la Chiesi Farmaceutici di Parma (terza l’anno scorso).



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