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Sabato alla scuola primaria Sant’Agnese di Modena inaugura la nuova mensa scolastica

Sabato alla scuola primaria Sant’Agnese di Modena inaugura la nuova mensa scolasticaÈ la prima delle cinque mense scolastiche che sono state realizzate dal Comune di Modena grazie ai cofinanziamenti Pnrr (il Piano nazionale ripresa e resilienza) che arriva a conclusione e, dopo essere entrata in utilizzo a inizio anno scolastico, ora inaugura ufficialmente.

Il taglio del nastro della nuova mensa scolastica della scuola primaria Sant’Agnese, in strada Vaciglio 172, è in programma sabato 18 ottobre alle 9, alla presenza del sindaco Massimo Mezzetti, della dirigente dell’Istituto comprensivo 5 Maria Tedeschi e degli assessori alle Politiche educative Federica Venturelli e ai Lavori pubblici e Pnrr Giulio Guerzoni. Nel corso dell’iniziativa è in programma anche una esibizione a cura degli studenti e dei docenti della scuola.

Complessivamente, il finanziamento Pnrr per le cinque mense supera i tre milioni e 500 mila euro, e gli interventi sono stati integrati da risorse comunali. Oltre alla scuola primaria Sant’Agnese, che ha avuto un costo complessivo di 1 milione 344 mila euro (di cui 750 mila da fondi Pnrr) e ha visto l’avvio dei lavori nell’estate 2023, le altre scuole interessate dalla realizzazione di una nuova mensa sono le scuole primarie Rodari, Buon Pastore, Giovanni XXIII e Leopardi. Le strutture rientrano nel programma Next Generation Modena e l’investimento fa parte della Missione 4 del Pnrr, “Istruzione e Ricerca: Potenziamento dell’offerta dagli asili nido alle Università”. Le nuove mense, dotate anche di locali tecnici e servizi, consentono ai bambini di essere accolti in un ambiente confortevole, permettendo di liberare spazi da destinare ad attività didattiche. Gli spazi sono dotati di cappe e attrezzature da cucina che consentono la cottura della pasta sul momento laddove prevista dal menu.

In particolare, la mensa di Sant’Agnese è stata realizzata in un’area di 375 metri nell’area del cortile della scuola, con una sala refezione di 290 metri quadri per 140 posti. La struttura, simile a quella delle altre nuove mense, è stata costruita con una modalità a serra, con strutture portanti in legno lamellare a vista e volte modulari a definire la spazialità organica dell’architettura interna; oltre ad ampie vetrate, con porte finestre, e illuminazione a Led.

Le caratteristiche architettoniche della nuova costruzione hanno l’obiettivo di inserire il fabbricato come complemento nel complesso esistente facendolo entrare in dialogo con esso dal punto di vista formale e prevedendo l’utilizzo del nuovo spazio anche in orari e contesti radicalmente diversi, a supporto delle più varie necessità dell’ambito cittadino nel quale è inserito. Si tratta di un volume unico composto da tre padiglioni che incorporano anche aspetti visivi del plesso scolastico esistente e li rielaborano in modo da fornire un risultato nel quale sono evidenti tanto le novità quanto le parti in continuità formale.

L’accesso degli studenti e del personale insegnante avviene dall’ingresso sul prospetto fronteggiante l’edificio scolastico. Il personale addetto ha un ingresso autonomo dall’esterno alla zona dei servizi di cucina. I mezzi esterni di servizio hanno un ulteriore ingresso autonomo dal cortile, con accesso attraverso un cancello esistente sulla recinzione stradale; il percorso interno dedicato, con fondo e sezione carrabili, ha uno spazio di sosta per carico-scarico posti all’ingresso del terminale attrezzato e uno spazio di manovra.

I percorsi all’interno della nuova struttura ed i raccordi con l’edificio attuale sono a livello e rispettano i requisiti di accessibilità previsti dalla normativa, con la presenza di rampe dove è necessario il superamento di un dislivello significativo, come nei raccordi tra i corpi di fabbrica esistenti ed il nuovo.

Anche nelle scuole Buon Pastore, Leopardi e Rodari la nuova struttura è di 375 metri quadri, con un’area refezione tra i 290 e i 310 metri quadri, mentre alle Giovanni XXIII la struttura è più piccola, circa 220 metri quadri di cui 150 per la refezione.