Modena ha celebrato la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate di martedì 4 novembre con momenti dedicati al ricordo dei Caduti e alla solidarietà verso le popolazioni coinvolte nei conflitti.
La celebrazione, iniziata alle 11.30 con l’alzabandiera e la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti al Parco delle Rimembranze, ha visto la partecipazione del sindaco Massimo Mezzetti e del comandante dell’Accademia militare, generale di divisione Stefano Messina, insieme alle autorità civili e militari, tra le quali il presidente della Provincia Fabio Braglia. Insieme a loro, il procuratore della Repubblica Luca Masini, la prefetta Francesca Triolo; erano, inoltre, presenti il presidente del Consiglio comunale Antonio Carpentieri assieme ad alcuni consiglieri comunali, la rettrice di Unimore Rita Cucchiara, il questore Lucio Pennella, i comandanti provinciali dei Carabinieri Lorenzo Ceccarelli, della Guardia di Finanza Francesco Mazza e dei Vigili del Fuoco Ermanno Andriotto, oltre al comandante della Polizia locale Alberto Sola.
Le commemorazioni sono poi proseguite nella sede della prefettura di viale Martiri della Libertà 34, con la deposizione di una corona alla lapide di Ferdinando Ruffini, sottoprefetto del Frignano che durante la Prima Guerra mondiale rifiutò l’esonero per arruolarsi, come capitano dei bersaglieri, cadendo in combattimento a San Michele del Carso il 6 novembre 1915.
A seguire, sempre alla presenza delle autorità, è stata deposta una corona al Sacrario della Ghirlandina per ricordare i caduti nella Resistenza.
Nel manifesto promosso dalle istituzioni modenesi insieme alle associazioni combattentistiche d’arma e partigiane si esprime “grave preoccupazione e severa condanna per le guerre attualmente in corso in tutto il mondo, ed indignazione fortissima per la violazione del diritto internazionale umanitario” e si chiede “a tutte le parti in conflitto l’immediato cessate il fuoco e che si ponga fine all’intollerabile sofferenza alle popolazioni civili”.
I Combattenti, i decorati al Valor militare, i familiari dei caduti e dispersi in guerra, i mutilati e invalidi e le vittime civili di guerra, i protagonisti della guerra di Liberazione e della Resistenza, i reduci dalla deportazione, dall’internamento e dalla prigionia, inoltre, nel manifesto sottolineano di rivivere “nell’80° della Liberazione, nel 107° anniversario dell’Unità nazionale e nel 78° anniversario della Carta costituzionale, l’orgoglio del popolo italiano e dei militari italiani che, con la lotta al nazifascismo, hanno restituito libertà e dignità al Paese”. E ribadiscono “l’importanza di trasmettere alle giovani generazioni la Memoria storica quale monito e testimonianza perché non si ripetano più gli orrori del passato e perché possano vivere e crescere nella pratica e nella cultura della pace, della democrazia e della libertà per riaffermare il valore della vita”.
Il messaggio si conclude manifestando “riconoscenza alle Forze armate, presidio delle istituzioni repubblicane, e a tutti i nostri militari impegnati nell’adempimento del proprio dovere in Italia e all’estero in difesa della Pace”.
