Le città sono attori chiave nella salvaguardia del benessere delle generazioni attuali e future e, per questo, deve essere data loro la possibilità di partecipare attivamente alla definizione delle linee politiche nazionali, europee e globali sul clima e sull’energia.
Il ruolo fondamentale delle città nel processo di transizione ecologica ed energetica e nelle azioni di contrasto al cambiamento climatico, e il sostegno di cui hanno bisogno per svolgerlo, è rimarcato con forza nella Dichiarazione congiunta che i membri delle reti europee Energy cities e Climate Alliance hanno sottoscritto al termine della conferenza internazionale “Grafting Cities: cultivating our common future” che si è svolta questa mattina, giovedì 19 ottobre, nella chiesa della Fondazione Collegio San Carlo, con la partecipazione di circa trecento amministratori locali in rappresentanza dei quattrocento portatori di interesse e dei quaranta Paesi che fanno parte delle due reti.
Alla conferenza internazionale delle due Reti, sulle trasformazioni urbane per la lotta ai cambiamenti climatici e sul rapporto tra gli attori economici e sociali e i Comuni per attuare la transizione ecologica, sono intervenuti anche l’assessora all’Ambiente del Comune di Modena Alessandra Filippi (riconfermata nel board di Climate Alliance nel corso dell’assemblea) e il sindaco Gian Carlo Muzzarelli che ha definito i tre giorni di lavori “una grande occasione per una città come Modena, che crede nello sviluppo sostenibile e nelle grandi opportunità offerte dall’Europa. Soprattutto – ha aggiunto – per la possibilità che abbiamo di promuovere dal basso verso l’alto buone pratiche e politiche virtuose per la giustizia sociale e climatica. È nelle città che si concentra la maggior parte della popolazione e, di conseguenza, il contributo locale alla sfida climatica e allo sviluppo sostenibile è fondamentale”.
La “Dichiarazione di Modena” evidenzia nelle premesse che le città e i Paesi europei stanno facendo la loro parte per una transizione climatica ed energetica giusta e ambiziosa, che si tratti di comunità energetiche, soluzioni basate sulla natura, energie rinnovabili decentralizzate, appalti rispettosi del clima, ristrutturazioni profonde o infrastrutture per la mobilità sostenibile. “Per coltivare veramente il nostro futuro – si afferma nella dichiarazione – dobbiamo sfruttare il potere delle città, trasformandole in luoghi dove la democrazia può fiorire, dove vivere in armonia con la natura e in solidarietà l’uno con l’altro e con le future generazioni”.
Sono cinque le affermazioni contenute nella Dichiarazione. Le prime due esprimono la necessità di un cambiamento per lo sviluppo di città e paesi come attori chiave nella transizione ecologica e chiedono, appunto, che le città possano partecipare alla definizione delle politiche ambientale. La terza affermazione sottolinea che “la crisi climatica è una questione sociale” e che, quindi, l’equità e la solidarietà devono essere alla base della transizione energetica. La Dichiarazione prosegue affermando che l’utilizzo delle risorse e la produzione devono dare la priorità alla partecipazione locale: le strutture partecipative, infatti, rafforzano le economie locali, promuovono un uso intelligente delle risorse e accrescono la resilienza. Infine, la Dichiarazione si chiude affermando che “Il sistema energetico deve essere democratico, decentralizzato e sostenibile”: per raggiungere questo obiettivo, devono essere eliminati ostacoli legali e appesantimenti di carattere amministrativo, in modo che le città possano “aumentare velocemente l’efficienza energetica del loro patrimonio edilizio e sostenere al meglio le comunità energetiche per fornire energie rinnovabili con al centro il cittadino, facendo crescere anche, allo stesso tempo, la quota delle rinnovabili per alimentare le città”.
L’iniziativa “Grafting cities”, che per tre giorni trasforma Modena nella capitale europea dell’ambiente, è promossa dal Comune, con l’ufficio Progetti europei e relazioni internazionali, in collaborazione con Aess, l’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile.