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Modena: Node, con Kurokawa un viaggio 3D tra urbano e natura

Modena: Node, con Kurokawa un viaggio 3D tra urbano e natura
Una immagine dello spettacolo di Ryoichi Kurokawa

È l’artista Ryoichi Kurokawa il protagonista principale dell’appuntamento inaugurale di Node, il festival di arti digitali e musica elettronica, in programma da martedì 7 a venerdì 10 dicembre a Modena, che celebra la sua decima edizione creando un piccolo ma variegato microcosmo sintetico, pensato come una summa di quanto costruito finora. Spostandosi tra il teatro Storchi, il cinema Astra e la chiesa di Gesù Redentore, il festival propone un programma costituito da una moltitudine di linguaggi, codici e forme, tra graditi ritorni di artisti storici e prime apparizioni. I biglietti si possono acquistare online collegandosi al sito web www.nodefestival.com/archivio/2021/biglietti.

Kurokawa si esibisce alle 21 al teatro Storchi, per un ritorno a Node dopo la mostra personale “Al-jabr” allestita nella precedente edizione del festival e le performance del 2010 e del 2014. Originario di Osaka ma residente a Berlino, l’artista giapponese descrive i suoi lavori come sculture “time-based”, ovvero un’arte fondata sullo scorrimento temporale, dove suono e immagine si uniscono in modo indivisibile. Il suo linguaggio audiovisivo alterna complessità e semplicità combinandole in una sintesi affascinante. Sinfonie di suoni che, in combinazione con paesaggi digitali generati al computer, cambiano il modo in cui lo spettatore percepisce il reale.

L’artista presenta il suo ultimo progetto audiovisivo, intitolato “Subassemblies”, in cui immagini di edifici in rovina e spazi dismessi riconquistati dalla natura vengono renderizzati attraverso tecnologie 3d creando una realtà dinamica ibrida in costante equilibrio tra ordine e caos.

Contrappunto perfetto per il set di Kurokawa è lo scambio potente e liberatorio tra il musicista elettroacustico e teorico francese François J. Bonnet (in arte Kassel Jaeger) e il compositore, produttore e fondatore dei Sunn O))) Stephen O’Malley, col loro progetto collaborativo nato da una commissione di Atonal nel 2018 e virato sull’elettroacustica e su sonorità ambient. Una vasta pianura glaciale che si dispiega lentamente sul pubblico, evocando la calma prima della tempesta, senza mai escludere la tempesta stessa.

Il programma completo della rassegna è online sul sito www.nodefestival.com. Approfondimenti anche sui canali social www.facebook.com/nodefestival e www.instagram.com/nodefestival.



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