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Accoglienza dei bambini ucraini nelle scuole cattoliche modenesi

Accoglienza dei bambini ucraini nelle scuole cattoliche modenesiLe scuole cattoliche della provincia di Modena dai nidi alle scuole dell’Infanzia aderenti alla FISM alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado aderenti a FIDAE diffusi capillarmente in tutto il territorio provinciale si mettono a disposizione di Comuni, Prefettura, Caritas diocesana di Modena e Carpi per accogliere nei loro servizi scolastici bambini e bambine e studenti in fuga dal conflitto tra Russia e Ucraina, in collaborazione con i canali istituzionali che si stanno attivando sul nostro territorio.

“Si intende così esprimere concretamente la nostra solidarietà, sostegno e aiuto all’intera comunità – spiegano il Presidente Provinciale FISM Modena don Alberto Zironi e il Delegato Provinciale Alfonso Bortolamasi – accogliendo l’invito del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi di garantire il diritto all’istruzione di bambini e bambine che si sono trovati nella condizione disumana di dovere lasciare le proprie case, la scuola, gli amici e del Presidente della FISM Nazionale Giampiero Redaelli, unitamente all’ufficio di Presidenza, e la Fidae nazionale, che invitano le realtà territoriali ad attivarsi per accogliere e mettere a disposizione posti scuola. Noi ci siamo, pronti ad accogliere, ad educare ed istruire in un’ottica inclusiva, in ambienti e contesti accoglienti portatori dei valori di solidarietà e di pace”.

Al fine di coordinare il lavoro, sia nell’immediato che per il prossimo futuro, ed organizzare concretamente l’accoglienza nelle strutture di bambini e bambine, studenti e studentesse è stato attivato un unico ufficio di coordinamento Fism-Fidae presso l’ufficio di segreteria provinciale FISM di Modena che è a disposizione di Enti e Istituzioni, pertanto le richieste di accoglienza potranno pervenire a fism@modena.chiesacattolica.it.

Il coordinamento pedagogico FISM, unitamente ai referenti FIDAE, stanno già lavorando per sostenere le scuole in progetti che possano garantire gradualità, flessibilità e personalizzazione dell’accoglienza e della progettazione educativa e didattica.



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