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L’Osservatorio Geofisico di Unimore ospita la mostra STIMELA del fotografo e documentarista Luca Sola

L’Osservatorio Geofisico di Unimore ospita la mostra STIMELA del fotografo e documentarista Luca SolaRaccontare il tema delle migrazioni, di confini, di emergenze ambientali e sanitarie, di rifugiati è quanto si propone la mostra STIMELA organizzata e proposta dall’Osservatorio Geofisico di Unimore.

Nelle sale dell’Osservatorio Geofisico (piazza Roma, 12) a Modena, dove accanto alla moderna strumentazione per la misura dei parametri meteorologici sono custoditi gli antichi strumenti dell’800 utilizzati per l’osservazione degli astri, sarà possibile vedere, mercoledì 19, venerdì 21 e mercoledì 26 ottobre dalle 15.00 alle 19.00, il progetto del fotografo documentarista Luca Sola.

STIMELA, che rientra tra le iniziative organizzate per il Festival della Sostenibilità 2022, si propone di raccontare il tema delle migrazioni, da un punto di vista diverso ovvero cerca di descrivere il viaggio verso sud che molti migranti provenienti dall’Africa centrale scelgono di intraprendere piuttosto che dirigersi a nord verso l’Europa.

STIMELA parla anche di confini ed emergenze ambientali, come le alluvioni che hanno colpito il Malawi nel 2015. Significativa la fotografia della bambina Alesi Phiri, 7 anni, che cammina sul campo di mais di famiglia distrutto dalle piene, oppure la fotografia raffigurante la popolazione che osserva le operazioni di recupero dell’ultima vittima delle alluvioni, un uomo di 40 anni, trascinato via dalla corrente mentre cercava di entrare illegalmente in Mozambico attraversando il fiume Ruo.

La mostra affronta anche il tema dei rifugiati con alcuni scatti del Campo profughi di Nyarugusu, nel distretto di Kigoma. Questo campo, uno dei più grandi al mondo, situato a nord-ovest del paese, ha ricevuto l’ultima ondata di rifugiati dalla Seconda Guerra del Congo nel 1998 (60.000) per poi arrivare alle 160.000 unità a seguito degli attuali scontri etnici tra Hutu e Tutsi in Burundi.

Di emergenze sanitarie parlano invece gli scatti nella Sala dedicata a Giovanni Battista Amici, come la fotografia di Simbazako Thove, 19 anni, originario del Mozambico, trasferito illegalmente in Malawi assieme alla famiglia per poter accedere alle cure mediche necessarie a causa di HIV e Tubercolosi. Infine, la mostra affronta il tema di immigrazione e condizioni abitative come ad esempio nella foto di Tipo e Niye, rappers sudanesi, immortalati a Nairobi (Kenya) nello Slum di Mathare, che ospita attualmente più di 300.000 migranti africani.

“Questa mostra è stata pensata come un contributo al Festival della Sostenibilità 2022 per mettere a confronto differenti linguaggi, modi e strumenti d’indagine dell’ambiente e della nostra contemporaneità, commenta la prof.ssa Francesca Zanella, docente di Storia dell’Arte Contemporanea del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Unimore. – Il progetto di Luca Sola, che dal 2015 documenta storie di migrazioni, l’impatto del cambiamento climatico sulla vita delle popolazioni, ambienti naturali e processi di conurbazione, confronti e conflitti religiosi, si insinua nella storia dell’osservazione degli astri e di misure meteorologiche di cui l’Osservatorio Geofisico costituisce una importante testimonianza attraverso un racconto fatto di carte, di strumenti e di postazioni di lavoro e ricerca. STIMELA è un modo per sollecitare una nostra riflessione sulla globalità di questi fenomeni e per incidere sulla nostra percezione di storie e ambienti solo apparentemente lontani.”

La mostra è ospitata presso l’Osservatorio Geofisico in Piazza Roma 22 a Modena e sarà visitabile ad accesso libero nelle giornate 19, 21 e 26 ottobre dalle ore 15:30 alle ore 19:00.

La salita alla torre è di circa 150 scalini. Non sono presenti ascensori o dispositivi per la salita di persone con difficoltà motorie. Si raccomanda la salita alle persone che godono di un buono stato di salute.

Luca Sola (Collestatte Piano, 1977)

Fotografo documentarista, ha studiato letteratura contemporanea presso l’Università di Perugia e ha preso il Master in Fotogiornalismo presso l’ISFCI a Roma. Fotogiornalista professionista dal 2009, i suoi reportage riguardano tematiche sociali, umanitarie e geopolitiche. I suoi lavori sono stati pubblicati dalle maggiori testate, nazionali e internazionali, tra le quali Time Magazine, The New York Times, The Los Angeles Times, The Economist, Vanity Fair, Esquire Russia, Sonntags Blick, Internazionale, L’Espresso, Panorama, IL24, D – La Repubblica delle Donne, Io Donna, Gente, Cosmopolitan, The Observer, Daily Mail, The Independent, East. Tra i vari riconoscimenti ottenuti, Sola ha vinto il terzo premio allo Yonhap International Press Photo Awards 2011, nella categoria “Enhancement of International Peace”, grazie al lavoro sulla rivoluzione in Libia. Il suo primo libro, Libia/Appunti di Guerra (Postcart Edizioni, 2012), è basato sul medesimo progetto. È fotografo di assegnazione per diverse agenzie dipendenti dall’ONU e ONG internazionali. I lavori di Luca Sola sono stati esposti in mostre personali e collettive a Roma, New York, Parigi, Londra, Edinburgo, San Diego, Seul e Toronto. Attualmente vive a Johannesburg.



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