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Al via il progetto di prevenzione “Cuore di Donna”

Al via il progetto di prevenzione “Cuore di Donna”L’Università di Modena e Reggio Emilia dedica due giornate speciali alla sensibilizzazione e prevenzione del rischio cardiovascolare nelle donne, con un focus su aspetti scientifici e pratici.

Il primo appuntamento, che partirà con il convegno inaugurale “Cuore di Donna: come prendercene cura”, realizzato con il sostegno della Fondazione di Modena ed il patrocinio del Comune di Modena e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, si terrà lunedì 5 febbraio presso il Teatro del Collegio San Carloalle ore 9.00.

La manifestazione vedrà la partecipazione di esperti di rilievo, provenienti da diverse università italiane. I relatori condivideranno approfondimenti su vari aspetti tematici, inclusa l’applicazione dell’intelligenza artificiale per fini diagnostici con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche inerenti le malattie cardiovascolari di genere.

Il programma si concluderà con una tavola rotonda tutta al femminile, a cui prenderanno parte figure imprenditoriali del territorio, le quali porteranno la loro testimonianza, raccontando come il tema della prevenzione sia un aspetto significativo anche all’interno delle aziende.

Il secondo appuntamento, del progetto di prevenzione, si terrà il 12 maggio 2024 in occasione della Festa della Mamma e vedrà l’organizzazione di una giornata a cui prenderanno parte le diverse associazioni di volontariato, così come il personale medico-sanitario volontario, grazie ai quali sarà possibile creare dei punti di screening e di ascolto per la cittadinanza all’interno del centro storico. L’obiettivo è quello di creare reti territoriali mirate alla prevenzione nelle donne, promuovendo azioni divulgative e di sensibilizzazione.

La cultura della prevenzione è donna – sottolinea la Dott.ssa Francesca Coppi, ricercatrice dell’Università di Modena e Reggio Emilia e organizzatrice dell’iniziativa –; la donna è protagonista nell’agire e nel portare prevenzione. Per questo motivo, abbiamo deciso di dedicare due giornate a questa tematica, unendo l’aspetto scientifico-divulgativo rappresentato dal convegno di apertura con un momento più di presidio sul territorio con la presenza all’interno del centro storico, di postazioni temporanee di screening a disposizione della comunità grazie al supporto delle associazioni di volontariato e del personale medico-sanitario”.

Nonostante l’aspettativa di vita delle donne sia migliorata nel corso degli anni – continua la Dott.ssa Coppi –, è importante sottolineare che l’invecchiamento deve essere accompagnato da una buona qualità di vita attraverso la prevenzione fin dalla giovane età. Crediamo che la diffusione di una cultura del prendersi cura di sé sia la migliore pratica preventiva”.

 



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